Lettera di Giancarlo Puecher Passavalli, dottore in legge, capo di gruppi partigiani zona Elba-Pontedera, torturato e fucilato il 21 dicembre 1943 nel cimitero di Nuovo di Elba da militi delle brigate nere Medagli d'oro al Valore Militare." Muoio per la mia Patria. Ho sempre fatto il mio dovere di cittadino e soldato.Spero che il mio esempio serva ai miei fratelli e compagni. Iddio ha voluto.... Accetto con rassegnazione il suo volere.
Non piangetemi, ma ricordatemi a quelli che mi vollero bene e mi stimarono.
Viva l?italia.
Raggiungo con cristiana rassegnazione la mia Mamma che santamente mi educò e mi protesse per i venti anni della vita mia.
L'amavo troppo la mia Patria; non la tradite; e voi tutti giovani d'Italia seguite la mia via e avrete il compenso della vostra lotta ardua nel ricostruire una nuova unità nazionale.
Perdono a coloro che mi giustiziano perché non sanno quello che fanno e non sanno che l'uccidersi tra fratelli non produrrà mai la concordia.
A te Papà l'imperituro grazie per ciò che sempre mi permettesti di fare.
Gino e Gianni siano degni continuatori delle geste eroiche della nostra famiglia e non si sgomentino di fronte alla mia perdita. I martiri convalidano la fede in una Idea. Ho sempre creduto in Dio e perciò accetto la sua volontà Baci a tutti. Giancarlo ".