Terza puntata.
Quale sono alcune conseguenze dell’attuali politiche ambientale programmata da molti stati, sia sui cambiamenti climatici in corso, e sulle conseguenze per le popolazioni ?
PORTIAMO IN NOI, ATTRAVERSO I CROMOSOMI, STORIE ANTICHE CHE SEGNERANNO LA NOSTRA VITA MA E' POSSIBILE MODIFICARLE. Per una civile comunicazione i commenti sono graditi solo se riportati sul sito o blog del commentatore per permettere la ponderazione del contenuto.
Terza puntata.
Quale sono alcune conseguenze dell’attuali politiche ambientale programmata da molti stati, sia sui cambiamenti climatici in corso, e sulle conseguenze per le popolazioni ?
Seconda puntata.
Vediamo che risposte possiamo dare alle domande poste nella prima puntata, non con il solo aspetto della logica, ma anche dove è possibile descrivendo un elementare algoritmo delle compatibilità.
Prima domanda: E’ possibile abbandonare gas, petrolio e carbone in un breve giro di anni per passare all’elettricità ? La tecnologia moderna non può abbandonare minerali che sono di oggettivamente utilizzabili in tanti modi, una perenne vera ricchezza. Ma anche i proprietari di queste ricchezze non le lasceranno inutilizzate.
I motori a combustione sono una scoperta tecnologica che può ancora essere ulteriormente perfezionate e giungere ad emissioni di co2 e particolato, minimali e comunque tollerabili. I motori elettrici emettono con il prolungarsi dell’uso del particolato, così come le batterie nella loro costruzione provocano emissione di co2 e particolato. Anche i vulcani emettono co2 e cenere, così come i ghiacciai e le piante tutte. E tutto il mondo animale emette ampie quantità di co2.
Ma come tutte le cose, quando queste emissioni si sommano perché concentrate in un solo posto o per un uso eccessivo continuo in fabbriche che abusano per maggiori guadagni, allora occorre intervenire in due modi ragionevoli: finanziando studi per combattere e trasformare l’eccesso dell’anidride carbonica emessa; imponendo la riduzione della produzione e deconcentrando le zone industriali.
Così tenendo conto della necessità della economia del mercato, si può dirigere la domanda e l'offerta che determinano le produzioni. Pensare che punendo i produttori di co2 e particolato in grandi quantità e premiando con incentivi le aziende più corrette, se visto nella dinamica del mercato, vuol dire che i premiati vendono i propri crediti ai puniti che continuano implacabili ad inquinare. Più valido economicamente sarebbe stato far abbassare i costi del gas e del petrolio per rendere il carbone meno competitivo anche in funzione del miglior rendimento degli altri due combustibili. Ma ormai la frittata è fatta e il cambiamento del clima terrestre è incominciato.
Cerchiamo almeno, in questo periodo di transizione. di evitare un impoverimento della popolazione terrestre, facendo schizzare i costi del gas e del petrolio a valori che impoveriscono la maggior parte delle popolazioni, premiando qualche centinaio di miliardari del mondo che, con la scusa di accellerare la transizione ecologica, speculano sui costi dei combustibili fossili e si fanno finanziare la trasformazione o l’ampliamento delle nuove centrali con energia verde che è allo stato tecnico attuale incapace di coprire la produzione elettrica delle attuali centrali.
E’ divertente leggere sul web, dai siti in mano a questi grandi gruppi di produttori di elettricità, una marea di”meravigliose scoperte tecniche” che non avranno mai un seguito ma servono per far fantasticare una larga parte di giovani e meno giovani, come sognava Pinocchio, di seminare i soldi per veder crescere l’albero dei soldi.