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mercoledì 18 maggio 2022

#vecchiaia e flebo- Le flebo di sangue per ringiovanire ?

 Le flebo di sangue. Fra le sciocchezze che si dicono sugli avversari, abbiamo letto le flebo di sangue di cervo a Putin. Non ci risulta che sia possibile fare flebo di sangue in un uomo o donna con sangue di un animale, cervo, maiale bue e simili.

Ma la pratica di flebo per ringiovanire o meglioper dare forza nuopva ad un soggetto anziano è da secoli già stata inventata, come la storia ci ricorda. Oggi in Italia molti fra gli anziani più ricchi è in uso e fa di questi soggetti dei piccoli innaturali mostricciatoli che in età avanzata o avanzatissima la usano un poco come Paperon dei Paperoni si tuffava nel suo tesoro per ingiovanire.

La scienza ci dice che queste flebo se per un certo periodo di tempo tengono in piedi e danno vitalità al soggetto, non fermano i processi di vecchiaia, che per fertuna portano l’essere umano ad una sua auto distruzione cominciando dal cervello. 

Allora anche per i ricchi e potenti del mondo non si può scappare dalla simpatica e magra falciatrice che non si è mai fatta corrompere. 

#giornalismo: Dal tifo alla bugia il passo è breve.

 Tifo giornalistico sulla guerra.   Zelensky, ha dato una grande lezione di come una tragedia, la guerra, può essere trasformata in una grande “ opera soap” che supera e convince di più del rozzo tifo da stadio che molta stampa italiana usa per raccontare le notizie sulla guerra da parte degli ucraini.

Oggi però la bugia più grande fin qui raccontata da Zelensky, ha mostrato di avere le gambe corte anche con il vestito lungo. 

A Mariupol , il battaglione Azov, nelle varie sue versioni specializzate, si è dovuto arrendere ai russi, anzi ai battaglioni filorussi che ormai controllano la città e un ampio territorio che dimostrano così di essere una forza territoriale reale.

Ma ecco alcuni titoli su questa resa: 

CorrieredSera: “Evacuazione feriti da Azovstal”

 Ansa. “Evacuati 264 militari ucraini da Azovstal”

La Pressa: “ Kiev-costretti a scambiare fra feriti Azovstal e prigionieri russi”

Ma che stampa libera e veritiera ! ! ! ! 

martedì 17 maggio 2022

#guerra Difendere i Palestinesi contro l'invasore

 Se i vari leader della UE avessero un senso di giustizia nella loro conclamata azione di difesa dell’Ucraina dall’aggressione Russa, dovrebbero affiancare i Palestinesi, i Libanesi, gli abitanti di Gaza edi Siria, per la continua aggressione israeliana “preventiva “ nei confronti di questi popoli e per l’invasione sempre maggiore nei territori palestinesi da parte dello Stato di Israele.  Tutto questo non è nuovo ne alla comunità europea,, ne alla comunità internazionale e al Tribunale Penale Internazionale che ha aperto da tempo un indagine. Grandi statisti come De Gasperi, Moro e Berlinguer ne hanno condannato le azioni.

Le immagini vergognose di assalto al funerale di una giornalista uccisa dagli stessi israeliani, spiegano anche perché questo stato non sia molto simpatico in varie parti del mondo. Non solo ma nello stesso stato di Israele la popolazione araba, pur avendo una presenza in parlamento che non conta niente, tiene gli arabi israeliani, nelle condizioni di parziale segregazione che in vari stati US vi sono nei confronti di etnie afro  e sud americane. 

Ma quai a criticare Israele e la sua politica o la sua “democrazia” che caccia gli arabi da Gerusalemme e dalle loro case, anche perché sono molto avanzati in molti campi da quello informatico alle  tecnologie militari, oltre ad avere un centro militare nucleare e il protettorato Usa che annualmente li finanzia.

Ci ricordiamo che in un paio di Salmi biblici, nella preghiera viene detto che non contano sacrifici, ma le opere che si fanno che devono essere gradite alla divinità religiosa. Non crediamo che uccidere, rubare, imprigionare siano opere divine anche se sono rivolte contro popoli “pagani”.  La storia ci mostra come sia vero che chi di spada ferisce di spada perisce.! !

lunedì 16 maggio 2022

#Musica Corale -Domenica 22 Maggio ore 20,30 Basilica di S.Vitale-Concerto

 OFFICINA CORALE è lieta di invitarvi alla Rassegna Corale  -Evento fb 2.jpg

OFFICINA CORALE e NOTEVOLMENTE in concerto

Tornare a cantare. Tornare a cantare insieme, in nome dell'amicizia e della musica che unisce. 

Musiche di Arnesen, Badalamenti, Esenvalds, Forrest, Gjeilo, Puri, Raczynski, Schunnach.

                                                          INGRESSO LIBERO

Appuntamento domenica 22 maggio alle 20:30 presso la Basilica di San Vitale a Roma, Via Nazionale 194/B. 

Per ogni approfondimento relativo all'evento, vi invitiamo a visitare la nostra pagina facebook.

Contatti Segreteria: officinacorale@gmail.com  Direttore: Stefano Puri - sten.puri@gmail.com

OFFICINA CORALE nasce a Roma nel settembre 2010. L'idea forte all'origine del progetto - e del nome - è quella del coro come laboratorio: un'officina in cui costruire, sviluppare, realizzare percorsi tematici attraverso la musica corale. Ogni concerto è concepito come un vero e proprio viaggio in cui lo spettatore-ascoltatore è reso partecipe di una prospettiva musicale, artistica, umana. Nel corso degli anni, Officina Corale ha dedicato molti programmi alla musica sacra, dando un particolare rilievo agli autori contemporanei; tra i programmi allestiti, “A sunshine after rain”, “The Blue Bird”, “Litany”, “When Jesus wept”, “Mother of God”, “Prayers”, “Morning Star”, ”Lovesongs”, “Love, Faith & Devotion”, “Silent Prayers”, “IKONS”, “O radiant dawn!”, “The Promise”, “Out of Darkness”, “Mother and Son”, “The Word”, "Heart & Soul", "The Sacrifice", "A gentle beginning", "Into the night", "Sacred Places", "Through the Holy Night", "Bridges II", "The embrace", "With all my soul", "Light of Life".


martedì 10 maggio 2022

#storia - Memorie della storia 9 Maggio 1945

  MEMORIA DELLA STORIA   9 MAGGIO 1945 – LIBERAZIONE DELL’EUROPA DALLE ARMATE  NAZISTE -- IL GIORNO DELLA VITTORIA         

Il 18 aprile 1945 cominciò l’attacco finale con obiettivo Berlino. I tedeschi  secondo gli ordini di Hitler, si erano schierati per una battaglia suicida per un inutile difesa, con un esercito stremato e disilluso che non credeva più a una vittoria finale ma sentiva che era portato alla morte. 

Sul Fronte Orientale i resti di ben 214 divisioni e 14 brigate per fermare l’odiato esercito sovietico, che Hitler aveva sognato di piegare ma da cui era stato piegato

Sul Fronte Occidentale  i resti di sole 60 Divisioni, per fermare l’esercito anglo-americano e alleati con i quali già i generali tedeschi e gerarchi nazifascisti avevano avviato colloqui per la propria personale salvezza.

Il 18 aprile le armate di Zukov e di Konev intrapresero, varcato l’ Oder, una manovra concentrica verso Berlino, mentre a Nord il generale Rokossovskij, liquidate le forze nemiche intorno a Stettino procedeva nella regione baltica. A sud le armate del 2° e 3°fronte ucraino avevano liberato l’Ungheria e la Slovacchia  e raggiunto Vienna e marciavano verso Praga, insorta il 1° Maggio.

Il 25 Aprile Berlino fu circondata e le truppe sovietiche e anglo-americane  si incontrarono nei pressi di Targau. La battaglia di Berlino si concluse il 2 Maggio e a mezzanotte del 8 Maggio fu firmata la resa.  Il costo in vite umane della Seconda guerra mondiale 

Sovietici:   militari 13.600.000  civili 7.500.000

Tedeschi       “          3.250.000     “    3.250.000

 Italiani          “             330.000      “         85.000

 Inglesi          “             315.000

 Iugoslavi      “             290.000      “    1.300.000

 Francesi       “             250.000      “       270.000

 Americani    “                95.000

 Polacchi                                         “     2.500.000

Ebrei uccisi nei campi di concentramento  8.000.000

Ebrei uccisi nei territori occupati dai nazisti  2.050.000


venerdì 6 maggio 2022

#politica #GerrainUcraina--Russi e Americani tornatevene a casa !!

Sono rinati come funghi velenosi i fautori della “democrazia  maccartista”  e si mettono a fare concorrenza ai giornalisti russi di regime.

Per maccartisti americani e i giornalisti russi è una gara di commenti a livello di barzellette, che sfocia im una violenza antidemocratica e un disprezzo totale non solo per le capacità popolari di ragionare e di valutare di noi italiani e europei, ma addirittura per negarci il diritto di scrivere e parlare.

E’ il nuovo nazifascismo che nasce da una guerra russa ingiusta,di cui approfittano Cia e Nato per cercare di rendere l’Europa una colonia americana, razzista, antidemocratica, succube delle rozze bugie che i suoi squallidi portavoce,nel presente, Friedman e la Tocci  sono vertici di un analfabetismo politico e di un autoritarismo nazifascista, così come lo sono i giornalisti russi dai nomi impronunciabili.

Cercano di colonizzare noi europei, questi prezzolati soggetti americani e russi che noi europei abbiamo colonizzati secoli fa. Pensiamo all’ America che l’ Europa ha scoperto e ha invaso portando detenuti per coloni, schiavi dall’Africa e distruggendo i troppo ingenui abitanti locali. Pensiamo alla Russia che ancora nel secolo ventesimo aveva i servi della gleba con gli zar e i principi locali che non sapevano mangiare con le posate.

Noi europei di colonialismo siamo degli esperti, I Boris Jonson dell’epoca che avevano colonie dalla Cina all’India e all’Africa e in Australia. I Francesi che in Indocina e Asia come in Africa e in Canadà sfruttavano ricchezze altrui e civilizzavano con la loro cultura.

Oggi questi ex nostri coloni cercano sia di renderci economicamente succubi a loro imponendo sanzioni, e buttando benzina per alimentare il fuoco della guerra ucraina che il vecchio Putin, ex capo del Kbc, concorrente della Cia, ormai impazzito, ha scatenato.

Di Principi, Baroni, Conti e Marchesi, Re e Imperatori noi europei ne abbiamo una cultura e ambiamo anche imparato con il sangue e il cervello a combatterli. Le guerre per le conquiste territoriali non sono la nostra risposta migliore, ma lo sono state e lo saranno sempre, le lotte contro lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo ci hanno dato un “democrazia” imperfetta ma assai più avanzata e collaudata di quella americana o russa.

Americani e Russi, tornatevene a casa vostra a sfruttare i vostri popoli che forse fra cinquantanni sapranno cambiare in meglio, perché la democrazia e la libertà la devono conquistare dal loro interno ogni singola popolazione, a volte con rivoluzioni temporanee, ma sempre con la crescita culturale e tecnologica e scientifica, la vera base della Democrazia e della Libertà 

#storia #DraghieTrattativa--Draghi, economista ma non statista !

  Draghi, un grande economista, ma debole statista. Draghi, è riconosciuto, giustamente, in tutto il mondo come un maestro della nuova economia per un mercato che superando vecchi schemi, tiene conto della realtà che la tecnologia impone alla produzione e al mercato, e la necessità che lo Stato sia l’arbitro sul mercato 

Ma come statista lascia a desiderare! Quale grande statista europeo ha mai posto condizioni irreali per trattare e ottenere risultati utili, dopo aver deciso di distruggere l’avversario con condizioni economiche strangolanti ? 

Alla fine della prima Guerra Mondiale, purtroppo, lo hanno fatto i capi di governo Clemenceau (Francia) e L.George(Inghilterra) ponendo condizioni economiche di risarcimento pesantissime e annessione e smembramento di territori alla Germania, causando, miseria e povertà più profonda negli stati europei perdenti e favorendo la nascita del nazismo e del fascismo. 

Ma l’unico vero statista dell’epoca, il Presidente repubblicano degli Stati Uniti, Wilson, indicò 14 punti molto ragionevoli e sopportabili e sul commercio, precisamente l’opposto delle attuali sanzioni.

Se si vuole che cessi un aggressione militare si deve scegliere: fra una guerra totale fra le parti oppure aprire un tavolo di trattativa. Nel secondo caso si porge un sofferto ramoscello di pace cominciando proprio dalla parte economica a cui tutti sono sensibili, cioè togliendo le sanzioni commerciali come aveva indicato il Presidente Wilson.

Lei sa, da buon economista, che i provvedimenti economici varati o da varare del suo Governo sono palliativi, che non evitano la crescita della povertà in Italia ed in Europa per il breve e medio periodo, e che la sola strada per salvare le popolazioni europee, gli ucraini e i russi,  dall’impoverimento, è far finire la guerra il più presto possibile e ridare in tutto il mondo la libertà al commercio e quindi allo sviluppo economico.

Un vero statista sa che stringere la mano all’avversario peggiore e trattare senza insultare o minacciare, gli permetterà di ottenere risultati utili per la pace duratura. E che non conta un territorio in più o uno in meno, che col tempo potrà ritornare a chi è legato.

E ricordiamoci che l’Italia non si è fatta con i moti del Risorgimento o con lo sbarco dei Mille, ma con i tavoli di trattative a livello globale dell’epoca.





 Draghi, un grande economista, ma debole statista. Draghi, è riconosciuto, giustamente, in tutto il mondo come un maestro della nuova economia per un mercato che superando vecchi schemi, tiene conto della realtà che la tecnologia impone alla produzione e al mercato, e la necessità che lo Stato sia l’arbitro sul mercato 

Ma come statista lascia a desiderare! Quale grande statista europeo ha mai posto condizioni irreali per trattare e ottenere risultati utili, dopo aver deciso di distruggere l’avversario con condizioni economiche strangolanti ? 


Alla fine della prima Guerra Mondiale, purtroppo, lo hanno fatto i capi di governo Clemenceau (Francia) e L.George(Inghilterra) ponendo condizioni economiche di risarcimento pesantissime e annessione e smembramento di territori alla Germania, causando, miseria e povertà più profonda negli stati europei perdenti e favorendo la nascita del nazismo e del fascismo. 


Ma l’unico vero statista dell’epoca, il Presidente repubblicano degli Stati Uniti, Wilson, indicò 14 punti molto ragionevoli e sopportabili e sul commercio, precisamente l’opposto delle attuali sanzioni.


Se si vuole che cessi un aggressione militare si deve scegliere: fra una guerra totale fra le parti oppure aprire un tavolo di trattativa. Nel secondo caso si porge un sofferto ramoscello di pace cominciando proprio dalla parte economica a cui tutti sono sensibili, cioè togliendo le sanzioni commerciali come aveva indicato il Presidente Wilson.


Lei sa, da buon economista, che i provvedimenti economici varati o da varare del suo Governo sono palliativi, che non evitano la crescita della povertà in Italia ed in Europa per il breve e medio periodo, e che la sola strada per salvare le popolazioni europee, gli ucraini e i russi,  dall’impoverimento, è far finire la guerra il più presto possibile e ridare in tutto il mondo la libertà al commercio e quindi allo sviluppo economico.


Un vero statista sa che stringere la mano all’avversario peggiore e trattare senza insultare o minacciare, gli permetterà di ottenere risultati utili per la pace duratura. E che non conta un territorio in più o uno in meno, che col tempo potrà ritornare a chi è legato.


E ricordiamoci che l’Italia non si è fatta con i moti del Risorgimento o con lo sbarco dei Mille, ma con i tavoli di trattative a livello globale dell’epoca.






















sabato 30 aprile 2022

#economia #politica-Un saluto all'economista Bruno Bruner

  Ciao, vecchio compagno di lotta Bruno Bruner.   Alla vigilia della Pasqua ci ha lasciato un amico conosciuto dalla terza media, un compagno di Partito per tanti anni, un aiuto qualificato ai nostri post politici e in particolare economici.

lunedì 25 aprile 2022

#STORIA #25 APRILE FESTA LIBERAZIONE ITALIA

 25 APRILE 1945 LIBERAZIONE   DELL’ITALIA DAL GOVERNO FANTOCCIO DI MUSSOLINI E DALL’ESERCITO NAZISTA.


venerdì 22 aprile 2022

#storia #PassatoePresente-- Eisenhower, un generale anche di pace.

   Eisenhower, generale capo nella seconda guerra mondiale e poi Presidente degli Stati Uniti per due mandati, conosceva bene la guerra e chi spinge per la guerra. Come Presidente ha firmato l’armistizio Corea e ha avuto incontro con Krusciov per siglare accordi che hanno allontanato lo spettro di una guerra mondiale. 

Riportiamo sotto due giudizi da lui espressi sugli armamenti e sull’influenza indebita del mondo militare e dell’ industrie belliche sui governi e sulla democrazia del paese.

A Biden la scelta di seguire l’operato di Eisenhower o farsi travolgere dall’apparato militare industriale.

(EN)«Every gun that is made, every warship launched, every rocket fired signifies in the final sense, a theft from those who hunger and are not fed, those who are cold and are not clothed. This world in arms is not spending money alone. It is spending the sweat of its laborers, the genius of its scientists, the hopes of its children. [...] This is not a way of life at all in any true sense. Under the clouds of war, it is humanity hanging on a cross of iron.»

(IT)«Ogni arma da fuoco prodotta, ogni nave da guerra varata, ogni missile lanciato significa, in ultima analisi, un furto ai danni di coloro che sono affamati e non sono nutriti, di coloro che hanno freddo e non sono vestiti. Questo mondo in armi non sta solo spendendo denaro. Sta spendendo il sudore dei suoi operai, il genio dei suoi scienziati, le speranze dei suoi giovani. [...] Questo non è affatto un modo di vivere, in alcun senso legittimo. Dietro le nubi di guerra c'è l'umanità appesa ad una croce di ferro.»   (Dwight David Eisenhower, presidente degli Stati Uniti, 16 aprile 1953.[8])

Alla fine del suo mandato, il 17 gennaio 1961, nel discorso d'addio (Farewell Address)[9][10] alla Nazione, Eisenhower ripeté tale monito: (EN)«In the councils of government, we must guard against the acquisition of unwarranted influence, whether sought or unsought, by the military-industrial complex. The potential for the disastrous rise of misplaced power exists and will persist.    We must never let the weight of this combination endanger our liberties or democratic processes. We should take nothing for granted. Only an alert and knowledgeable citizenry can compel the proper meshing of the huge industrial and military machinery of defense with our peaceful methods and goals, so that security and liberty may prosper together.»

(IT)«Nelle riunioni di governo, dobbiamo stare in guardia contro l'acquisizione di ingiustificata influenza, voluta o non richiesta, del complesso militare-industriale. Il potenziale per la disastrosa ascesa di potere mal assegnato esiste e persisterà.  Noi non dobbiamo mai lasciare che il peso di questa combinazione metta in pericolo le nostre libertà o i nostri processi democratici. Non dovremmo dare nulla per scontato. Solo una popolazione in allerta e informata può costringere ad una corretta interazione la gigantesca macchina industriale e militare della difesa con i nostri metodi ed obiettivi di pace, in maniera tale che sicurezza e libertà possano prosperare insieme»  (Dal discorso d'addio alla nazione[11])

martedì 29 marzo 2022

#guerra #Gioachino Belli La guerra di ieri e di oggi

 Il poeta G. Belli nell’ottocento ci descrive ben la guerra di ieri simile a  quella attuale. Abbiamo tradotto in italianoo allcune parole romanesche. Il titolo della poesia è : Li sordati boni.

--- “Subbito che un sovrano della terra, crede che un altro gli abbia preso un fico, dice ar popolo suo: “Tu sei nemico der tale o del tar re; Fagli la guerra.” Er popolo per sfuggire la galera o qualche altra grazia che non dico, prende lo schioppo e veloce va in guerra. Così, per il capriccio di una corte, ste pecore ritornano alla stalla, con mezza testa e con le gambe storte. E con le  vite, ci si gioca a palla con quella puttana della morte”--

#poesia #Guerra è morte - Bod Dylan: Padroni della guerra.

  In questo tempo, in cui tanti si sentono combattenti, ma sono seduti in tv o dietro una scrivania, vogliamo ricordare come tanti anni fà, un giovane, Bob Dylan si esprimeva su chi vuole la guerra e non cerca la pace nella trattativa.


Venite padroni della guerra,                                                                                                                          voi che costruite i grossi cannoni,                                                                                                             voi che costruite gli areoplani di morte,                                                                                                       voi che costruite tutte le bombe,                                                                                                                voi che vi nascondete dietro ai muri,                                                                                                          voi che vi nascondete dietro alle scrivanie,                                                                                            voglio solo che sappiate che posso vedervi                                                                                              dietro le vostre maschere.


Voi che non avete mai fatto nulla                                                                                                                se non costruire per distruggere,                                                                                                                voi giocate con il mio mondo                                                                                                                        come se fosse un vostro piccolo giocattolo.                                                                                                Voi mettete un fucile nella mia mano                                                                                                      vi e vi nascondete ai miei occhi                                                                                                                         e  vi voltate e correte lontano,                                                                                                                      quando volano le veloci pallottole.


Come Giuda dei tempi antichi,                                                                                                                 voi mentite e ingannate.                                                                                                                         Una guerra mondiale può essere vinta                                                                                                     voi volete che vi creda.                                                                                                                            Ma io vedo dentro i vostri cervelli                                                                                                        come vedo attraverso l’acqua                                                                                                                   che scorre giù nella fogna.


Voi caricate le armi                                                                                                                                   che altri dovranno sparare                                                                                                                      poi e poi vi sedete a guardare,                                                                                                                      mentre il conto  dei morti sale.                                                                                                                      Vi nascondete nei vostri palazzi                                                                                                        mentre il sangue dei giovani,                                                                                                                     scorre dai loro corpi                                                                                                                                     e viene sepolto nel fango.


Voi avete seminato la peggior paura                                                                                                         che mai si può spargere:                                                                                                                        paura di mettere al mondo figli                                                                                                                che poi portate alla morte di guerra.                                                                                                        Voi non valete il sangue                                                                                                                             che scorre nelle vostre vene.


Direte che non so nulla,                                                                                                                        direte che non è il mio turno                                                                                                                    per parlare perché son giovane.                                                                                                            Direte che non so abbastanza.                                                                                                                    Ma c’è una cosa che so,                                                                                                                        anche se sono più giovane di voi:                                                                                                        perfino Gesù non perdonerebbe quello che fate !                                                                                Voglio farvi una domanda: Pensate che potrebbe                                                                                        il vostro denaro valere così tanto                                                                                                            che vi comprerà il perdono ?                                                                                                                         Io penso che scopriretee                                                                                                                     quando la morte esigerà il pedaggio                                                                                                        che tutti i soldi che avete accumulato,                                                                                                    non serviranno a ricomprarvi l’anima.


E spero che moriate,                                                                                                                                        e che la vostra morte venga presto.                                                                                                        In un pallido pomeriggio seguirò la vostra barae                                                                                        guarderò mentre vi calano giù nella fossa                                                                                                     e starò sulla vostra tomba,                                                                                                                        per esser certo che siete morti.


domenica 27 febbraio 2022

#poesia #GuerraeDolore - L'orrore della guerra fotografato in una poesia.

 Pubblichiamo una poesia di Carlotta Bruner, sulla guerra, che ci colpisce per l'immagine che riesce s rendere viva della guerra in corso, oggi in Ucraina, ieri e domani in qualsiasi parte del mondo, mostro mangia vite che nessuno può giustificare, ne chi la provoca ne chi la scatena.

 “GUERRA”

Mostro potente oltre lo spavento

Non dai tempo

Odore sconosciuto, acre,

Ripugnante  

Dai libri liberata

Del nostro futuro ti sei appropriata

Partorisci città grigie

Boato di dolore

sangue amaro senza nome.

Di corpi di fratelli uguali

Per una sorte involontaria.

Cittadini fantasmi senza anima

Da te terrorista ingorda

Mangiata, digerita

AVVOLTOIO

Sciacallo SENZA volto

Di carcasse Ti continui a cibare

Per appagare menti malate.

Orchi senza dimora

Prosciugano la fonte

della vita

Incarnano morte senza via d’uscita.

Ombre informi si aggirano

Ronzii impallidiscono

Le orecchie cercano melodia

Scricchiolii

suonati da campi di croci

Aridi e incolti

Musicano l’orrore .

In casa entrano

Demoni scellerati

Ma umani

Uccidono , non conoscono,

Gridano

vogliono Godere,

Importante  il tornaconto

Firmano il Fallimento del mondo.

GUERRA superba\

Infame indecenza

Spauracchio inatteso

Non hai volto

Sei PAURA

SEI SCONQUASSO

sei disastro

Biblico Demonio dai ruggiti

Che uccidono i sorrisi

Sommerso il domani

L’umanità chiede PIETÀ

E non più la PAURA

Ma la NORMALITÀ (c)





domenica 20 febbraio 2022

#astronomia #LunaeCina -Rocce vetrose sulla luna.

Sulla faccia oscura della luna, la sonda cinese ha trovato delle vetrosittà che danno una nuova informazione sulla storiia di questo corpo celeste. Abbiamo linkato dal sito CinaNews un articolo che destrive questo importantissimo ritrovamento. Cliccare sotto:

 https://english.news.cn/20220219/fe61f24855d94362847922d534f2c084/c.html

lunedì 14 febbraio 2022

#storia #AnalisiPolitica - Risposta al post " Irrazionalismo di servizio" a cura di Paolo Casalicchio

Caro Bruno, scusa del ritardo con cui abbiamo pubblicato il tuo scritto, ma siamo tutti vecchi.            Ho letto con attenzione il tuo scritto che è indubbiamente molto tecnico, e non potrebbe essere diversamente da un economista, e un poco pessimista per la situazione attuale che vede una profonda disuguaglianza sociale che punisce diversi milioni di italiani.

#storia #AnalisiPolitica - L'irrazionalismo di servizio. di Bruno Bruner

L'amico Bruner ci ha mandato questo articolo che pur con ritardo, siamo riusciti oggi a pubblicarlo

 L’irrazionalismo di servizio                                                                                                                          Quando gli analisti ,difensori del sistema ,hanno cominciato a scrivere dell’insorgere in Italia di un irrazionalismo nella forma di “complottismo”(?) (terrapiattisti,nessun uomo sulla luna) ,come indicato ,nel Rapporto CENSIS ,é parso evidente che ,con l’opinione di “tre milioni” di persone,si cerca di accreditare la tesi ,in un mare di ipocrisia,di un Paese in crisi e di una collettivitá disgregata senza futuro.

La terapia piú diffusa :ripiegamento nel soggettivismo ,lontano dalla realtá ,e la finzione di una soluzione al problema della sopravvivenza,con l’affidamento alle risorse personali.

Ma gli stessi sicofanti ,dopo aver etichettato come irrazionalismo ,le rivendicazioni per una rivitalizzazione della forme democratiche,non hanno perso l’occasione per indicare ,come derivato di questo evento ,l’errore piú grave:lo sciopero generale indetto da cgil e uil.

Questa protesta contro la manovra economica iniqua del Governo é soggettivismo?

È evidente che l’uso di questa etichetta di “irrazionalismo” serve per squalificare la denuncia dei danni del sistema e sostenere le teorie con le quali ,la classe dirigente ,si autoassolve :le scelte di politica economica ,apertamente regressive ,che si indicano come”austeritá espansiva” (vedi Grecia).

La base teorica e l’azione di governo da accreditare hanno determinato e determinano ancora la politica economica della UE : in sintesi austeritá e meno Stato.

Questo indirizzo programmatico,in assenza di una politica fiscale comune per tutti gli Stati dell’Unione,é fonte di squilibrio permanente per le economie piú deboli.

Di fatto ,per gli imprenditori italiani ,come la storia del processo di accumulazione capitalistica in Italia comprova, continua ad essere vitale il sostegno statale,e ,in mancanza di questo ,si spalancano le porte del fallimento.

Il capitalista ,di fatto,ignora la teoria liberista, giudicata come una questione di competenza della cattedra universitaria.

E infatti ,é realistico pensare che il capitalista si affida alle dinamiche di auto equilibrio del mercato?Le multinazionali sono un prodotto della concorrenza o dell’inarestabile processo di concentrazione del comando del capitale ?

Perché i monetaristi,teorici del livello naturale di disoccupazione ,in corrispondenza del quale si ferma l’inflazione,sostengono che la spesa pubblica e la crescita dei salari ,attivate per sostenere la domanda ,sono sempre inflazionistiche?

L’insistenza parolaia sulla formula più austeritá (leggi salari bassi ) e meno Stato (leggi piú soldi alla imprese),si ferma al primo termine ma é sempre il ritornello di moda.Stessa falsitá per i continui richiami ai benefici prodotti dal rispetto delle regole dettate dal Totem della UE : il “Mercato”.

Blanchard,capo economista del Fondo Monetario Internazionale,ha pubblicamente confessato di aver sbagliato la previsione sugli effetti dell’austeritá perché i tagli della spesa pubblica e la tassazione regressiva ,non hanno generato espansione.

Blanchard ,ora ,sostiene che quando il tasso di crescita ed il tasso di interesse sono bassi ,la spesa pubblica ha effetti positivi molto più grandi che non la tassazione regressiva per frenare il deficit e riequilibrare l’economia.

Con la tesi del ripiegamento nel soggettivo degli italiani ,di fatto , si cerca di cancellare ,impegnando strumentalmente l’ etichetta: “irrazionalismo “,

il conflitto di classe e concretizzare le misure per il progressivo smantellamento della democrazia rappresentativa.

Le ineguaglianze ,la mancanza di lavoro,la povertá che investe milioni di famiglie,sono realtà che si inabissano nel gorgo della insufficienza soggettiva ,e la collettivitá ,il sociale ,la crisi ,diventano costruzioni della fantasia . L’impegno politico e sociale ,le Istituzioni rappresentative ,il rapporto rappresentanti e rapprentati ,spariscono e non resta che l’affidamento al comando dell’1% che domina.

Non c’é piú alcun dubbio:la scissione tra capitalismo e democrazia sta affiorando con una drammaticitá e velocitá che sfugge al controllo della stessa classe che si é attivata per ottenerla.

Non si nega che il potere decisionale é in mano al politico sovranazionale senza Stato,ma ,nello stesso tempo , si sottolinea in blu che questo é il migliore dei mondi possibili.

L’obbiettivo é raggiunto :il conflitto di classe é sparito e il dogma liberista ha acquisito credito anche in parte della sinistra.

I mezzi per ottenere questi esiti sono stati la comunicazione incessante che la richiesta per una distribuzione piú equa deve essere compatibile con l’equilibrio di Bilancio, che le coperture dei fallimenti del mercato sono necessari per evitare danni irreparabili,che la politica economica deve attivare la domanda di lavoro ma sostenere anche l’impresa .

Queste sono scelte che ,se contestate o disattese ,annullano gli sforzi per la ripresa e generano aspettative irrazionali.

La difesa a portata di mano ,contro la deriva e le difficoltà crescenti ,é la fuga soggettiva degli sconfitti dal reale ,il ripiegamento sul privato con la speranza dell’obolo di Stato e l’affondamento del concetto di Sacietá Civile.

Il tentativo di mostrare una qualche attenzione alla povertá crescente, con I’stituzione del Diritto di Cittadinanza ,al momento,é stato spinto sulle secche della corruzione e dell’ingiustizia (soldi a chi non ne aveva bisogno),a causa del dilettantismo normativo e l’incapacitá di controlli da parte degli Enti gestori.

Ma é difficile pensare che le masse non abbiano individuato chi é che vuole comandare e comanda con bassi salari ,disoccupazione ed ineguaglianza sempre piú profonda.

Nella comunicazione si dice che gli scioperi rallentano l’azione del manovratore , bloccano le riprese dell’economia ed impediscono l’effetto gocciolamento a beneficio della maggioranza in difficoltá . I sindacati ,interpellati sempre quando le bocce si sono fermate,sono indicati come richiedenti interventi incompatibili con i vincoli di bilancio.

Nel frattempo gli imprenditori,i Ministri e la Banca d’Italia continuano a spargere ottimismo:i rimbalzi mensili del Pil sono presentati come indizi di ripresa strutturale .Si giustificano gli interventi massicci a favore del sistema bancario,il Debito Pubblico deve essere ridotto e non importa se questo si ottiene con il taglio della Spesa Pubblica.

Si invocano ed ottengono interventi statali per le imprese,dove il precariato é diventato sistema,gli investimenti latenti ed l’innovazione un miraggio.Ma le regole da rispettarer,a parole ,restano la teoria neo-liberista ,il freno alla spesa pubblica ed il Mercato.

Nel frattempo si mettono sul banco degli imputati l’eccesso di democrazia e le Costituzioni garantiste.Si da sempre piú spazio alla minaccia del grande rimpiazzamento ,causato dagli immigrati ,ai danni conseguenti per l’identitá nazionale,ma non si rinuncia al lavoro degli immigrati,con salari di fame.

Chi non si oppone a questa irruzione clandestina e mutazione etnica é giá avvolto nelle spire dell’irrazionalismo .

Ancora:la spesa pubblica indirizzata a sostegno del capitale non é mai inflazionistica.Quella che produce inflazione é sempre quella che sostiene i salari.

Anche se con toni diluiti ,si parla di irrazionalismo per ogni norma che dia voce alla base perché l’errore é l”eccesso di democrazia”.

Si puó ricordare che ,nella “distruzione della ragione” ,Lukasc sostiene che l’irrazionalismo é diventato Dottrina di Stato ,in una Germania sconfitta,su una base rivendicazionista ,una mistificazione inarrestabile della filosofia di Hegel e con i deliri ,veri o inventati, attribuiti a Nietzsche : un percorso diretto dall’Idealismo al nazzismo.

La Germania , soffocata dal rancore e dal peso per i risarcimenti imposti dai vincitori della Grande Guerra ,alimentata dal sempre rinascente delirio della superioritá della razza ,da un capitalismo nemico irriducibile della legalitá ,é il terreno piú fertile per la distruzione della ragione e per il genocidio della II Guerra Mondiale.

Infatti l’irrazionalismo ,la conoscenza al di fuori del concreto ,e la follia dello “spazio vitale” spalancano le porte al nazzismo.

Ora sembra evidente che il presunto irrazionalismo ,infiltratosi nei comportamenti e nel pensiero degli italiani ,é una mistificazione e una etichetta prefabbricata per giustificare e pilotare il processo di atrofizzazione delle istituzioni democratiche,ingrandire la distanza tra popolo e Politica ,vanificare il rapporto tra rappresentati e rappresentanti,mantenere un capitalismo assistito da sempre.

Nel frattempo legittimare un Potere Sovranazionale,non eletto ,e gestore ,politico e non tecnico, di una moneta unica ,manovrata dal Paese economicamente piú forte.

In USA, Biden programma una spesa pubblica di tre miliardi di miliardi e il presidente della FED dice che il tetto dell’inflazione al 2% non é piú un dogma.Entrambi mandano in pensione i liberisti (monetaristi) dell’Universtá di Chicago, i teorici dell’austeritá espansiva,della disoccupazione naturale e nemici della Spesa Pubblica ,sempre inflazionistica.

In Italia,gli imprenditori,in fila per sei con il resto di due,sempre pronti a glorificare ,a parole,i miracoli del neo-liberismo, sono ospiti permanenti di Palazzo Chigi ,con la mano aperta ,in attesa di una legge di Bilancio con meno spesa pubblica ,taglio di tasse per le imprese e monetine per salari e pensioni.

Il presunto Irrazionalismo,che si descrive , infiltratosi in Italia ,é ,più realisticamente da indicare come una serie di necessitá ,scaturite dallo scontento generale , un regresso culturale,una dilatazione delle disuguaglianze,un declino industriale ed una perdita di fiducia per le misure di politica economica e sociale.

La politica dell’austeritá e la crisi della democrazia sono avanzate insieme,e,anche se ,al momento ,sembra che ci si voglia indirizzare verso un neo-statalismo con attenzione per le crescenti povertá ,mancano segni di ripresa del ruolo delle Istituzioni ,mentre sono palesi un accentramento crescente del potere decisionale e una progressiva emarginizzazione del Parlamento.

A parole si indica,come pratica politica,una generica “disciplina di mercato”,ma in assenza di spazi ed organizzazioni per il controllo democratico.


bruno bruner

(Dicembre 2021)



Inviato da iPad


sabato 12 febbraio 2022

#ambiente #climadomani- Domande e risposte vacanti. Terza Puntata

 Terza puntata.

Quale sono alcune conseguenze dell’attuali politiche ambientale programmata da molti stati, sia sui  cambiamenti climatici in corso, e sulle conseguenze per le popolazioni ?

giovedì 10 febbraio 2022

#ambiente #ClimaDomani -La questione ambiente. Seconda puntata.

 Seconda puntata.

Vediamo che risposte possiamo dare alle domande poste nella prima puntata, non con il solo aspetto della logica, ma anche dove è possibile descrivendo un elementare algoritmo delle compatibilità.

Prima domanda: E’ possibile abbandonare gas, petrolio e carbone in un breve giro di anni per passare all’elettricità ?        La tecnologia moderna non può abbandonare minerali che sono di oggettivamente utilizzabili in tanti modi, una perenne vera ricchezza. Ma anche i proprietari di queste ricchezze non le lasceranno inutilizzate.

I motori a combustione sono una scoperta tecnologica che può ancora essere ulteriormente perfezionate e giungere ad emissioni di co2 e particolato, minimali e comunque tollerabili. I motori elettrici emettono con il prolungarsi dell’uso del particolato, così come le batterie nella loro costruzione provocano emissione di co2 e particolato.   Anche i vulcani emettono co2 e cenere, così come i ghiacciai e le piante tutte. E tutto il mondo animale emette ampie quantità di co2.

Ma come tutte le cose, quando queste emissioni si sommano perché concentrate in un solo posto o per un uso eccessivo continuo in fabbriche che abusano per maggiori guadagni, allora occorre intervenire in due modi ragionevoli: finanziando studi per combattere e trasformare l’eccesso dell’anidride carbonica emessa;  imponendo la riduzione della produzione e deconcentrando le zone industriali.

Così tenendo conto della necessità della economia del mercato, si può dirigere la domanda e l'offerta che determinano le produzioni.      Pensare che punendo i produttori di co2 e particolato in grandi quantità e premiando con incentivi le aziende più corrette, se visto nella dinamica del mercato, vuol dire che i premiati vendono i propri crediti ai puniti che continuano implacabili ad inquinare. Più valido economicamente sarebbe stato far abbassare i costi del gas e del petrolio per rendere il carbone meno competitivo anche in funzione del miglior rendimento degli altri due combustibili.                              Ma ormai la frittata è fatta e il cambiamento del clima terrestre è incominciato. 

Cerchiamo almeno, in questo periodo di transizione. di evitare un impoverimento della popolazione terrestre, facendo schizzare i costi del gas e del petrolio a valori che impoveriscono la maggior parte delle popolazioni, premiando qualche centinaio di miliardari del mondo che, con la scusa di accellerare  la transizione ecologica, speculano sui costi dei combustibili fossili e si fanno finanziare la trasformazione o l’ampliamento delle nuove centrali con energia verde che è allo stato tecnico attuale incapace di coprire la produzione elettrica delle attuali centrali.

E’ divertente leggere sul web, dai siti in mano a questi grandi gruppi di produttori di elettricità, una marea di”meravigliose scoperte tecniche” che non avranno mai un seguito ma servono per far fantasticare una larga parte di giovani e meno giovani, come sognava Pinocchio, di seminare i soldi per veder crescere l’albero dei soldi.


lunedì 31 gennaio 2022

#ambiente #costoenergia - Contenere costo prodotti energetici.

In ogni mercato i venditori si garantiscono per la vendita di un prodotto che ha un suo valore intrinseco, normalmente con contratti a lungo termine, in particolare quando vi sono prodott concorrenti che possono restringere o peggio ancora limitare a zero la vendita, oppure si difendono restringendo la produzione e alzando i prezzi del prodotto.

Petrolio e gas hanno un valore intrinseco, che renderà questi beni sempre richiesti anche se con variazioni quantitative. I proprietari dei giacimenti, che una politica insensata nei loro confronti vorrebbe far cessare la produzione, ricorrono a difesa dei loro ghuadagni e spese, a ridurre l’offerta e alzare i prezzi.

Chi ha sbagliato e causato questa situazione sono state forze speculative che si vogliono accaparrare le nuovi fonti energetiche , in particoloare quelle del nuovo nucleare e quelle elettrche, speculando e fomentando ma distorcendo, una giusta e necessaria richiesta di risanamento ambientale per la sopravvivenza dell’umanità.

Non abbiamo mai avuto occasione di leggere come saranno utilizzati, carbone, petrolio gas dopo il 2050 ! E questo è uno sbaglio.

Ma questi non sono beni che si possono distruggere o abbandonare perché ognuno di questi può essere utilizzato in più modi e ritorneranno ad essere concorrenti dell’elettricità come i costi della sua produzione con le nuove fonti energetiche, saranno pari o superiori ai costi dei combustibili fossili.

Ecco perché  il costo di petrolio e gas è cresciuto e causa una crisi economica e sociale che incide su tutti i prezzi degli altri prodotti, ricadendo come al solito sulla fascia estesa della popolazione economicamente più debole, mentre permette a grandi gruppi economici un grande afflusso di ricchezza.

Come fare per superare questo rincaro ?  Occorre  programmare con i grandi produttori contratti di utilizza di questi combustibili fino al 2050 e mettendo in campo tavoli di confronto fra paesi industriali e produttori d combustibili per garantire una riduzione del consumo con un parallelo sviluppo  dell’uso delle fonti enetgetiche rinnovabili, e una continuità di fornitura per un equilibrio ambientale nell’industria e nel consumo.


 n


mercoledì 19 gennaio 2022

#ambiente #climadomani --Domande da porsi : prima puntata

 Quando vogliamo esaminare i vari problemi ambientali occorre porsi questa domanda:  “ “Riteniamo che risolto il problema della anidrite carbonica la terra ritornerà come prima?”  Nessuno sa dare una risposta certa. 

La risposta ottimista prevede che il ritorno ad una situazione climatica meteorologica  come dieci o venti anni fa, potrà avvenire in un lasso di tempo minimo di qualche secolo.

Una risposta  pessimista ci dice che il cambiamento che vediamo iniziare nel nostro tempo, porterà ad una nuova era geologica di cui adesso non possiamo conoscere nulla.

Allora si può senz’altro dire, che chi vivrà nel 2035 o nel 2050, in ogni caso vivrà una serie di cambiamenti climatici e continentali di certo inaspettati della terra, con conseguenze sociali ed economiche gravi, se non provvediamo fin da ora a trovare soluzioni adeguate globali.

Non trovare soluzioni socio economiche oggi vuol dire che gli scenari non piacevoli  immaginati dagli scrittori di fantascienza si realizzeranno.

Ecco perché Greta  Thunberg ha ragione nell’affermare che i programmi di risanamento ambientale sono solo “Bla, bla, bla “ in quanto non hanno volontà concrete, non solo sulla riduzione della CO2, ma sopratutto del come superare le conseguenze di cambiamenti climatici iniziati, sia climatologicamente, sia socalmente ed economicamente..

Forse è possibile abbandonare  gas,  petrolio e carbone  in  un  breve giro di anni per passare all’elettrico ?     Con quali conseguenze sulla popolazione mondiale ?   Forse le centrali nucleari sono meno dannose all’ambiente di quelle che usano energie minerali ?     E’ veramente vera la conta del tempo per salvare il pianeta ? 

Esamineremo queste domande nelle prossime puntate.